IL DANUBIO DI MARCELLA



Che bello quando, con Marcella, andiamo da Eataly per la pausa pranzo. Marcella, come me, è appassionata di cucina, ma oltretutto è anche esperta di nuove tendenze, come dicevo in un post precedente dove presentavo il suo pesto agli agrumi mutuato da Filippo La Mantia, non solo in campo di arte moderna, che è la sua passione, oltre che il suo mestiere, ma anche in campo gastronomico culinario. E anche oggi, da Eataly, mentre tranquille come due pasque giravamo tra farine speciali, olii di ogni regione d'Italia, risi di ogni tipo, al limone, all'ortica, creme varie di cioccolato, gianduia, nocciole, marmellate, libri, biscotti e chi più ne ha più ne metta, insomma, mentre giravamo per questo paradiso, mi stupisce ancora una volta: "Sai, ho comprato l'utensile per fare gli spaghetti di carote, zucchini..."
"ah" dico io, pensando a quei tristissimi banchetti nei mercatini dove vendono da trent'anni le solite "novità" alias mandoline per tagliare la verdura, coltelli per fare la medesima a striscioline e penso : "Beh, questa roba la conosco pure io, non è una novità". Ovviamente sbagliavo. Infatti, nel reparto libri, vedo subito che quello di cui parla Marcella è una nuova tendenza, molto..trendy (wow) in campo culinario: un ...coso che fa la verdura a mo ' di spaghetti, di filini, insomma, presenta la verdura in un modo molto invitante. E dopo questa botta di novità mi fa, così, come se niente fosse... "ah, sai, l'altra sera ho fatto il Danubio...". Argh! Il Danubio, lo punto da settimane, lo guardo, dico..gli devo sacrificare due giorni, accidenti, e poi chissà come viene, è difficile etc etc...e mentre io elucubro, lei l'hai già fatto, senza tante storie. Col bimby, trovando la ricetta qui su cookaround, da dove proviene anche la foto, in quattro e quattr'otto. E quella che vedete è la foto del suo Danubio bimbesco. Ma non mi trova sprovveduta, e infatti ribatto subito "e io sai che faccio stasera? La brioche Nanterre!"
Evvai di lievitati dolci, è una moda anche questa.
E quindi fiinisco qui questo post, devo andare a impastare la Nanterre (il panbrioche, mi corregge Marcella), di modo da potercela gustare domani.
Giusto per dire, che i lievitati dolci mi stanno mooolto intrigando!
A domani, con la Nanterre!