FOCACCETTE FRITTE DI PATATE ALLA LIGURE

Sì, lo so. So tutto.
So che la foto fa schifo.
So che ho già postato un'altra ricetta di focaccette fritte di patate, anche quelle "alla ligure". Ma queste sono quelle "vere", originali nonchè originarie, non prese da una anonima ricetta letta su qualche rivista di cucina, ma assaporate alla fonte, fatte da mani esperte, che da anni, da decenni le rifanno, sempre uguali, e sempre squisite e croccanti, morbidissime dentro e fragranti fuori.
Eh sì, perchè in questo ameno luogo di mare (ligure) che frequento puntualmente da 47 anni, cioè praticamente da quando ero ancora uovo, anzi, ovulo, la Festa dell'Avis, alias "Coxe e mangia", destinata a raccogliere fondi per l'Avis, è, a mia memoria una istituzione tra le più consolidate. Direte voi "che diavolo c'entra la festa dell'Avis con le focaccette di patate??" E invece c'entra, e molto! Dove credete che io abbia assaporato queste squisitezze regionali?? Proprio alla Festa dell'Avis, che ogni anno si tiene, in luglio e agosto, in Spotorno, e che, retta dalla volontà e dal lavoro (gratuito) prestato da volontari del luogo (tutti over 50, ora che ci penso....i giovani non hanno forse voglia di mettersi lì e occupare ben due pomeriggi e due sere a preparare i piatti, cucinare, servire..bah...?!), raccoglie fondi per una buona causa, il donare sangue (e devo dire che io so bene quanto sia utile nonchè essenziale, a volte, questa attività, ma questo è un altro post...forse). E quindi, dicevo, in questa fiera si gustano delle squisitezze tipiche e ruspanti: polpo con patate, spaghetti ai frutti di mare, fritto misto di pesce e cose così. Peccato che io non vada matta per il pesce, e che di fritti misti mi piaccia solamente quello alla piemontese - che mi ripropongo di postare al più presto, composto da salsiccia, semolini impanati, melanzane, mele, amaretti idem - e quindi che ci faccio a una fiera così? Compro le focaccette di patate! Ma credetemi, non sono un ripiego: quando le si vedono sfrigolare nell'olio bollente e scolare belle, calde, croccanti, dorate e poi si addentano e scoprono un interno morbidissimo e soffice, credetemi, non c'è pesciume che tenga! E solo ora, dopo tanti anni, mi sono osata chiedere la ricetta. Pensavo tra me: di sicuro mi manderanno a stendere, mi chiederanno un'autorizzazione, mi sbatteranno in faccia un brevetto, una royalty, mi chiederanno i diritti Siae ed alla fine mi ficcheranno in galera per insider trading e spionaggio industriale!
E invece no. La gentile signora che mi risponde mi dà la ricetta così, sorridendo, semplicemente, senza guardarmi di storto, allegra, disponibile. Sono stupita e quasi mortificata, vorrei dirle che per ringraziarla comprerò 20 porzioni di focaccette per sostenere la causa, che non divulgherò il segreto che......ma tanto è inutile. Il segreto lo sto divulgando, ma tanto, le focaccette non verranno mai uguali: mancherà sempre comunque l'atmosfera cordiale, il profumo di fritti vari e il clima di allegria che insaporisce le focaccette "originali" gustate sul posto.
E cmq io la ricetta la posto, così come l'ho avuta, in modo semplice.
Aggiungo solo che la maggiore differenza con le altre focaccette di patate è che qui non si mette l'acqua, se non il mezzo bicchiere necessario per sciogliere il lievito; il risultato è che queste focaccette sono più "panose", più "brioschiose", mentre le altre avevano una consistenza più budinosa, più di pastella, di frittelle. A me, comunque, piacciono tutte e due, e a voi, penso, anche!
Ah, la foto...sì, fa schifo, non avevo mica tempo da perdere in foto...dovevo addentarle calde! ;-)



FOCACCETTE FRITTE DI PATATE ALLA LIGURE



Ingredienti per 4/6 persone:

500 gr farina OO
250 gr patate
olio extravergine di oliva 2 o 3 cucchiai
sale (1 o 2 cucchiaini rasi)
1 cubetto di lievito di birra
olio per friggere (di arachidi o e.v.o.)

Esecuzione:

Bollire le patate (in acqua o al microonde), sbucciarle e passarle al passapatate. Lasciare raffreddare. Unire poi la farina (questo per evitare che le patate ancora ancora calde "cuociano" la farina, mi dice la signora), 2 o tre cucchiai di olio extravergine di oliva, due cucchiaini rasi di sale (verificare a proprio piacimento) ed il lievito di birra sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida, giusto quella necessaria per scioglierlo; regolarsi con l'acqua per ottenere un impasto morbido ma lavorabile, un po' tipo quello per gli gnocchi ma più morbido.Impastare per bene e far lievitare fino al raddoppio (in inverno ci vorrà circa un'ora e mezza, qui, con quaranta gradi circa, basterebbero 10 secondi!). Prelevare l'impasto, formare un "salame" leggermente appiattito e largo circa 15 cm e tagliarlo poi a pezzetti di circa 3/4 cm di larghezza. Prendere ciascun pezzetto e, con le due mani, "tirarlo", appiattendolo fino allo spessore di circa 1,5 cm dandogli una forma a ellisse irregolare (vi verranno lunghe circa 15/20 cm e larghe 7/8 cm). Mettere tutti queste frittelle in una spianatoia infarinata, far riposare ancora 10 minuti e friggere in olio caldo ma non bollente (sui 160°) prima su un lato per 1 o 2 minuti e poi sull'altro lato (devono cuocersi bene anche dentro, per questo l'olio deve essere non eccessivamente caldo) o finchè non le vedete belle dorate. Scolare e cospargere di sale.