TORTA BRETONE AI MIRTILLI



Una calda mattinata di agosto.
Quest'ultimo agosto.
Fa bello, fa caldo, il mare è blu, il cielo è azzuro e mentre mi sollazzo ancora nel letto non dovendo scapicollarmi  in ufficio/scuoladiGabriele/spesaprimadiufficio/avoltecroissantcaldoalbarquandononsonoinritardocioèmai, dicevo, mentre in una calda mattina di agosto poltrisco ancora nel letto all'alba delle nove, mi suona il campanello. 
Chi cz sarà a rompere le ..scatole in una calda mattinata di ozio in agosto 2012?? Il diavolo se lo porti, chiunque sia, lascio suonare e non rispondo. Non mi alzo, ho detto che non mi alzo e non rispondo al citofono. Ma...il tipo insiste. Continua imperterrito. Forse mi conosce. Forse sa che sono a casa. Forse è successo qualcosa a qualcuno...forse...eh, sì, per insistere così di sicuro ci sarà una buona ragione, magari ho pure vinto qualcosa, chissà! Insomma, alla fine, obtorto collo, mi alzo. 
E' un'anziana conoscente di lunga data, un'arzilla vecchietta di 70 anni circa.
......
Non ho vinto niente, non è successo nulla.
.....
E' una cara signora,dicevo. Che gentilissima (alle nove in punto di una calda mattina di agosto 2012.....) mi porta ...dei mirtilli! 
MIRTILLI!
....
Non mi hanno mai entusiasmato, i mirtilli.
Tutto fumo e niente arrosto.
Sì, sono carini, così rotondi, così violetti, così ..mirtilli, ma alla fine ti ritrovi in bocca un mare di buccia, poca polpa, qualcosa che assomiglia a dei semi e poi non sono nemmeno così dolci.
Ma questi saranno di sicuro mirtilli veri, mirtilli selvatici, di macchia mediterranea, appena colti per noi, che profumano di salsedine e di pino silvestre, genuini, onesti, insomma, tutto un'altro mirtillo.
Ringrazio di cuore per il pensiero gentile. "Grazie veramente, i mirtilli mi piacciono tantissimo (....), quelli selvatici, poi...!"
"Ah, ma questi mica sono selvatici! Me li ha portati la vicina che li ha presi ieri al supermercato, ma ne ha presi troppi e ne ha dati un po' a me, ma anche per me sono troppi e poi nemmeno mi piacciono troppo, i mirtilli, così, per non farli andare a male......"
Li ha portati a noi.
Che pensiero gentile.
Alle nove di mattina di una calda giornata di agosto.
Attaccandosi al campanello per rifilarmeli più velocemente e senza sporcarsi la coscienza gettandoli dritti dritti nella spazzatura!
Ringrazio, chiappo i mirtilli e guardo: mi ritrovo nel sacchetto una poltiglia violetta. Che bellezza! E  ora che faccio, mica li vorrò buttare, arrivano freschi freschi dal supermercato, dopo due soste in due frigoriferi diversi, della vicina e della vecchietta, sarebbe un peccato, uno scempio e uno schiaffo alla vergogna, buttarli, senza contare i bambini del Biafra  poi tramutatisi in quelli "fuori dalla porta" (non so perchè le suore dove frequentavo le elementari abbiano di colpo un giorno cambiato la dicitura con cui ci obbligavano a ingozzarci di polpette dure e pollo grasso in mensa). Insomma, assaggio la poltiglia. Fanno ancora più pietà di come li ricordavo, sanno solo di acqua spessa leggermente dolce. Ma non fosse altro che mi hanno tirata giù dal letto apposta per rifilarmeli, in qualche modo li ..utilizzerò (attenti, non ho detto "mangerò";_). Certo, non così, non nudi e crudi...sono immangiabili, almeno per me. Ma ...magari, camuffati in una torta...Massì,  una di quelle belle torte che fanno tanto America, o Nonna Papera, la torta ai mirtilli! Noi qui in Italia mica abbiamo mai mangiato tutte 'ste torte ai mirtilli (magari in Sardegna), in genere ci fermiamo alla rassicurante torta di mele, spingendoci al limite alla torta di pere e cioccolata, passando per le crostate alle marmellate, ma proprio tutti 'sti mirtilli io non li ho mai visti, se non negli  ultimi anni, da quando siamo globalizzati, un po' USA e un po' russi, un po' giapponesi e un po' calabresi. Sì, sì, ho deciso! Torta morbida di mirtilli! 
Cerco, cerco in rete...e trovo. Trovo una "torta bretone ai mirtilli", dal blog Toni's pastries, che è proprio quella che cercavo. Cioè, non che cercassi una torta "bretone", che a momenti manco so dove è la Bretagna, figuriamoci cosa ne so delle sue torte, ma semplicemente una torta che avesse una faccia come questa! Sento, avverto che devo fare proprio questa. E la faccio!
Ed è una sorpresa. Una meraviglia. A leggere gli ingredienti e a leggere la facile esecuzione non avrei mai immaginato che ne sarebbe uscita una squisitezza simile. Morbida, pastosa, umida...con la bagna che la rende scioglievole, quasi cremosa.  E soprattutto... NON SI SENTONO (troppo) I MIRTILLI!!
O meglio, sì, si sentono, ma sono talmente sommersi dalla bontà dell'impasto che non mi danno più il minimo fastidio, anzi, ci stanno pure bene! (precisazione aggiunta dopo aver letto il commento più che giusto dell'Araba Felice ;-)
Fatela, provatela, garantisco che diventerà una delle vostre torte più gettonate!
Grazie allora ai mirtilli, alla vicina, alla torta di Toni e ..grazie anche  alla scampanellata che mi ha buttata giù dal letto!

Note tecniche: nello sciroppo finale, io ho omesso la panna: ho messo solo una bagna di burro, zucchero e acqua aromatizzata con scorze di agrumi, facendola penetrare nella torta in cui avevo praticato, con uno stuzzicadenti, dei fori, e irrorando sempre un po' ad ogni fetta di torta, come nella torta all'arancia e semi di papavero di Donna Hay, sempre in questo blog: non so se sia la bagna, la torta, i mirtilli ma il risultato è meraviglioso.


  • 75 g. di burro;
  • 1 uovo sbattuto;
  • 130 g. di zucchero (l'originale prevede 150 g., ma i canadesi sono bec sucrés, con 130 avrete già un risultato ben dolce a cui dovrete aggiungere... la glassa! vedete un po' voi...)
  • 12 g. di lievito per dolci;
  • 130 g. di farina;
  • una presa di sale;
  • 185 g. di latte;
  • vaniglia.

Lavorare a crema burro e uovo, aggiungere lo zucchero e mescolare bene; incorporare poi gli ingredienti asciutti setacciati alternandoli col latte. 
A questo punto aggiungere all'impasto una miscela di

  • 300 g. di mirtilli;
  • 120 g. di farina.

Versare in uno stampo infarinato (il mio è quadrato, 22x22) e cuocere a 180 gradi per circa 35 minuti (però, il  cuoco propone, il forno dispone). Appena uscita dal forno, pungete la torta con uno stecchino e versatevi sopra una glassa di sucre à la crème blanc preparata con 

  • 150 g. di zucchero;
  • 60 g. di panna;
  • 120 g. di burro (così l'originale, io ne aggiungo 30 grammi e uso zucchero a velo; lo so che la riduzione è drastica ma mi piace così!)

Per la glassa, fate fondere il burro, aggiungete la panna e lo zucchero finché non si scioglie; versate sulla torta ancora calda e lasciate intiepidire. 
Ho provato anche con un misto mirtilli e lamponi, è ancora meglio!