TORTA SOFFICE AL CIOCCOLATO di DONNA HAY





Just another choco-pie.
Solo un'altra torta al cioccolato.
E pensare che non mi piacciono, le torte al cioccolato.
E pensare che Gabriele invece le adora.
E così, a sorpresa, in un giorno  qualunque di un serafico giorno di ozio  durante le vacanze di Natale, se ne esce  a tradimento con la fatidica domanda: "Mi prepari una torta al cioccolato?"
Una pugnalata, praticamente, per me, che odio le torte al cioccolato. Sia da fare che da mangiare.
"Ma come, hai la torta Pan di Stelle del Mulino..., la tua preferita, anzi, ce ne sono due, mangia quella!"
"No, fammela tu, voglio una torta al cioccolato fatta da te!"
...
GRRR.
Proprio non ho nessuna voglia di mettermi a far una torta al ciocccolato. Ne ho fatte di tutti i tipi: pan di Spagna al cioccolato? Gommoso e masticoso, come tutti i pan di Spagna. Mud cake? Da dimenticare! Sacher, di vari tipi e ricette? Disgusto! E allora, che diavolo di torta faccio? Eh, sì, perchè fare, la devo fare, me la chiede il pargolo, non sia mai detto che io affami la prole! Ma ne farò una semplice, senza tanti ghiribizzi, tanto per me fan schifo tutte, le torte al cioccolato,  tutte hanno quel gusto che non è cioccolato, è ..bruciato, è amaro, è ..non so cosa è , ma comunque non mi piace (mentre invece adoro il cioccolato, quello vero). Cerco senza troppa convizione una torta al cioccolato semplice che più semplice non si può: non ho assolutamente intenzione di perderci troppo tempo nè energie. Mi capita sotto gli occhi una "torta soffice al cioccolato" dal libro "I classici moderni, vol 2" di Donna Hay.
Questo libro in effetti è ....ambivalente. Schizofrenico. Ha una doppia personalità. Mi ha riservato alcune tra le più  inaspettate gioie  tortesche degli ultimi tempi (vedi la Torta all'arancia e semi di papavero, in questo stesso blog, divorata metà per volta da Gabriele, e quindi in due volte) ed emeriti bidoni, dovuti certamente al fatto che ho cannato io qualche cosa durante la preparazione: ho ancora tra i denti, e sui fianchi,  un po' di burro dei burrosissimi melting moments preparati un anno fa! Insomma, ad ogni modo vedo questa torta, vedo la foto, è la classica tortona al cioccolato, sembra innocua. E veloce. Guardo il titolo..c'è scritto "soffice" addiruttura nel titolo. Certo, a nessuno verrebbe in mente di pubblicare una torta dal titolo "torta gnecca al cioccolato" o "torta al cioccolato che sa di segatura":  le torte si presumono di per sè soffici, morbide. E' un po' come dire.."Il partito degli onesti", ve lo ricordate vero? Perchè dovrebbe essere necessario ricordarlo in un nome? Non dovrebbe essere implicito che gli esseri umani debbano essere per loro natura onesti e corretti? O ...in realtà è il contrario, siamo naturalmente  tutti degli egosti, delinquenti, arrivisti e prevaricatori di natura e quindi i quattro  gatti che hanno raggiunto con sommo sacrificio l'onestà e la dignità (un po' come il nirvana) devono rimarcarlo in un nome? La discussione sulla primigenia natura dell'animo umano non addomesticato, che passa per Machiavelli, Nietzsche, sfiorando Grillo, Claudio Baglioni, mia zia e me, è ancora aperta.
Certo è che questa torta "soffice" mi ha ricordato molto il "partito degli onesti": è' stato un po' come dirmi.. "guarda, hai ragione tu, le torte al cioccolato sono tutte cattive, con un gusto schifoso, gnecche, duregne, ma questa qui no, questa è soffice,  te lo scrivo persino così lo capisci bene, questa è una torta SOFFICE  al cioccolato, hai capito?  E falla, allora!".
E l'ho fatta.
In quattro e quattr'otto! Poche storie, pochi sbattimenti, poche velleità da pasticciera dilettante: una tortona da forno alla veloce, quasi della serie "schiaffo tutto nel frullatore col lievito e qualcosa viene fuori". In realtà non è proprio così, non è solo una bidonata di ingredienti ficcati nel robot,  in realtà questa preparazione comprende un minimo di dignità tipo montare le uova a lungo, setacciare la farina (fatelo! Tanto lo so che a volte, come me, non lo fate. E il risultato si vede!), scaldare poco e a bassa temperatura il cioccolato sennò prende un gustaccio, però ecco...non si parla di fogli di acetato, non si parla di pectina NH nè di temperaggio del cioccolato, di daquoise, chibuste  o pastorizzazione delle uova, no. E' solo una semplice torta al cioccolato.
E...sorpresa!
E' BUONA!
E' SOFFICE!
Veramente, tra tutte le torte al cioccolato, se togliamo quella alle pere e cioccolato di Montersino (in questo blog), è la migliore! Altro che mud cake o altre torte alla moda! Qusta torta non è alla moda! Questa torta ..è buona!
Veramente! Per quanto continuino a non piacermi  le torte al cioccolato, questa semplice torta è tra le migliori tra quelle che ho provato, insieme alle torte "tenerne". Questo non vuol dire che ora mi piacciano le torte al cioccolato, il mio gusto rimane lo stesso, ma obiettivamente, tra le torte al cioccolato, questa, sia per consistenza, morbidezza e gusto, è tra le mie preferite. L'ho già detto? Ok, ho esaurito i neuroni, passo alla ricetta!










TORTA SOFFICE AL CIOCCOLATO di DONNA HAY
(da "I classici moderni, vol 2")





INGREDIENTI



300 gr di cioccolato fondente da copertura a pezzetti
250 gr di burro
5 uova
110 gr di zucchero semolato
170 gr di farina
1 cucchiaio e 1/4 di lievito
80 gr di farina di mandorle

stampo rotondo da 23 cm di diametro



Mie modifiche per diminuire le dosi:

150 gr di cioccolato fondente da copertura a pezzetti
125 gr di burro
3 uova piccole (150 gr totali circa)
70 gr di zucchero semolato
100 gr di farina
1 cucchiaino  raso di lievito
50 gr di farina di  mandorle (o di nocciole)


stampo rotondo da 22 cm di diametro



ESECUZIONE



Scaldate il forno a 180°. Fondete il cioccolato e il burro in una pentola a fuoco basso (io nel microonde, per poco tempo e finendo di far sciogliere il cioccolato girando: se troppo cotto o a temperature troppo elevate, il cioccolato fuso prende un gusto amaro). Mettere da parte. Lavorate le uova e lo zucchero nel robot da cucina per 8-10 minuti o finchè il composto è chiaro e denso. Setacciate la farina e il lievito sulle uova e incorporateli delicatamente, unendo anche la farina di mandorle e il composto di cioccolato e burro. Foderate di carta da forno la base di uno stampo rotondo da 23 cm. Versateci il composto e cuocete per 50 minuti (io avendo dimezzato le dosi a parità di diametro di stampo, ho lasciato nel forno per 18 min. circa), verificando la cottura con uno stecchino (in realtà io la preferisco leggermente umida all'interno). Fate raffreddare nello stampo. Se volete, stendete sulla torta una copertura al cioccolato (glassa al cioccolato).

Note Tecniche: in realtà, la torta è molto simile alla torta tenerella, o tenerina. La differenza nell'esecuzione è che Donna Hay, da brava americana pratica, monta le uova tutte assieme, tuorli e albume. In realtà, aggiungendo i tuorli al composto di burro e cioccolato non più caldo, e montando gli albumi da soli con lo zucchero (aggiungendo lo zucchero quando gli albumi sono montati a circa due terzi del massimo, e non sin da subito, per farli montare più velocemente, la preparazione si sveltisce di molto, in quanto gli albumi da soli montano molto più velocemente delle uova intere)