TORTA TARTUFATA di Donna Hay



Ed ecco  una tortina leggera leggera, da fare e degustare in questi giorni, tempo di dieta e prova costume!
Comprende, infatti solamente circa mezzo chilo di cioccolato, mezzo chilo di panna, sei  -dico SEI - tuorli per la crema più 4 uova per la base, ed oltretutto ha solo settanta grammi di farina! Solo settanta, capite, settanta grammi di farinetta per il pan di spagna di base! Una nuvola di torta, praticamente,  una torta da fare invidia alle gallette Dukan ed ai dolcetti ipocalorici della Weight Watchers! ;-)

Ovvio, quindi, che una torta così leggera, formata da un leggero pan  di Spagna farcito con un solo  chilo di crema ganache sia stata assolutamente per me una priorità imprescindibile, in questi giorni di dieta! 
E chi poteva averla ideata, se non lei, la regina delle preparazioni leggere, l'imperatrice delle dosi formato America, lei , Donna Hay?
Fatto sta che era da tempo che in effetti avevo adocchiato questa sontuosa torta tartufata  ma, dopo una rapida lettura degli ingredienti, avevo sempre desistito.  E come si può, infatti, pensare di fare una torta del genere, di cui un solo cucchiaino basterebbe a regalare l'apporto calorico di una giornata intera, in una famiglia come la mia, cioè di due persone, io e Gabriele? Contando che lui è un bambino di nove anni, che non voglio mettere all'ingrasso come un'oca per ritrovarmi un figlio col temutissimo grasso addominale in tenera età, e contando che io sono già all'ingrasso per dieci mesi l'anno, cioè quando non faccio dieta prima delle vacanze estive,  una torta così mi è sempre sembrata un sogno impossibile.
Ma al sabato viene Luca... 
Luca, sì, a vedere il suo pargoletto. 
E mangia. 
Tanto.
Anche i dolci. Mangia il pane con sopra due centimetri di Nutella, e non ingrassa! Quale migliore occasione per fare una bomba come questa torta prospetta di essere, se non quando appunto ho Luca sottomano? E quindi sabato  mi metto la mattina presto e inizio. Rinuncio persino ad andare in giro a disegnare al Valentino, tanta è la voglia di provare questo dolce. Che oltretutto, a dispetto delle forma, è un dolce anche semplice e veloce, niente a che vedere con le opere di Montersino, o di Iginio Massari o altri pasticcieri blasonati, no: Donna Hay, per quanto famosa, è  in fondo una casalinga, una tipa alla Parodi, ma d'oltreconfine, semplice, che si arrangia, senza tutte queste basi ma che, appunto, si barcamena con ottimi risultati, senza troppi sbattimenti E quindi  il procedimento è abbastanza semplice: un pan di Spagna, che io ho fatto "professionalmente" (Montersino docet), cioè scaldando prima le uova a 45° perchè così montano meglio, e pastorizzando poi i tuorli della farcia, cioè scaldando zucchero e acqua a 121° prima di montarli e aggiungerli poi alla panna e a cioccolato sciolti, giusto per far le cose per bene. Non c'è colla di pesce, non bisogna scaldare il composto a 80°, non bisogna poi raffreddare a 30°, non occorrono termometri da pasticceria nè altre diavolerie: io mi sono complicata la vita, è vero, ma la ricetta originale non prevede nulla del genere. Insomma, è una cosa semplice, relativamente veloce, e di sicuro effetto.
E infatti, dopo un'oretta, un'oretta e mezza, il dolce è pronto, bello, composto, solo più da mettere un paio d'ore in congelatore a rapprendere.  E sformare. 
Bello è bello, non c'è che dire, e fa veramente un figurone, alto, cioccolatoso, morbido...
E il gusto?
Beh, il gusto..
Il primo boccone è un paradiso: fantastico, cremoso, scioglievole, cioccolatoso, morbido e vellutato
Il secondo boccone è una mattinata di luce: cremoso, cioccolatoso..
Il terzo boccone è una bella giornata serena: cremoso,  dolce...
Il quarto boccone è un giorno tranquillo: cremoso...
Il quinto boccone è un giorno qualunque: buono, forse un po' dolce..
Il sesto boccone  è un giorno con un po' di foschia: buono, sì, forse un po' massiccio..
Il sesto boccone è un giorno  nebbioso: buono, ma pesante, dolcissimo, quasi stucchevole..
Il settimo boccone è un giorno lavorativo: pesante, massiccio,  nauseabondo...
L'ottavo boccone è un giorno lavorativo di quelli di m.., quando tutte vanno storte: Pesantissimo, grasso, terribile!
Il nono boccone è il primo giorno lavorativo dopo le vacanze estive: Insopportabile, disgustoso! Nauseantissimo, impossibile, grasso..
Il decimo boccone...beh, non arriverete a tanto!
...
Ecco perchè Montersino  è Montersino (e Donna Hay no!) ;-)

Scherzi  a parte, il dolce è buonissimo, veramente, cremoso, morbido, vellutato, ma certo, non se ne riesce a ingollare più di tanto, o almeno io, data la sua estrema ..leggerezza ;-)
Considerate però che le dosi riportate sono per 10/12 persone, quindi in effetti la porzione prevista è abbastanza piccolina, una piccola fetta: e a piccole dosi, è veramente un paradiso (vedi "primo boccone").






TORTA TARTUFATA di Donna Hay 
(da "I Classici Moderni, vol 2")

Ingredienti (per 10/12 porzioni):
70 gr di farina
75 gr zucchero semolato
2 cucchiai di cacao
4 uova
80 gr di burro, fuso

Ripieno tartufato:
450 gr di cioccolato fondente da copertura
500 ml di panna liquida
6 tuorli
75 gr di zucchero semolato

Esecuzione:
Scaldate il forno a 180°.  Setacciate tre volte il cacao e la farina e mettete da parte. Lavorate lo zucchero e le uova per 8-10 minuti o finchè il composto è chiaro e denso ed è triplicato di volume. Unite delicatamente la farina e il cacao, e poi il burro fuso. Foderate di carta da forno la base di uno stampo a cerniera da 20 cm di diametro. Versate il composto e cuocete per 25 min o finchè si stacca dalle pareti dello stampo.  Fate raffreddare nello stampo.
Durante la cottura, preparate il ripieno. Fondete il cioccolato e la panna in un pentolino a fuoco basso finchè il composto  è liscio. Montate i tuorli con lo zucchero in una ciotola resistente al calore appoggiata su una pentola d'acqua in leggera ebollizione e   sbattete per 6 min o finchè il composto è denso e cremoso. Unite il composto al cioccolato a  a quello con le uova e sbattete  per 6 min o finchè è freddo. Metttete in frigo per 30 min.
Per mettere assieme i dolce,  sformate la torta e tagliatela in due in senso orizzontale. Rimettete il fondo nello stampo e versateci sopra metà del ripieno. Chiudete con l'altro strato di torta e coprite con il ripieno rimasto. Mettete in frigorifero per 5 ore (io 2 in congelatore e mezz'ora prima di servire nel frigo normale) o finchè si solidifica. Per servire avvolgete lo stampo con un canovaccio tiepido, che aiuterà  a sformare il dolce. Sformatelo con attenzione e usate una spatola calda per lisciare il bordo.