DULCE DE LECHE fatto in casa








Proprio non avevo nessuna intenzione di mettermi a fare il dulce de leche.
Ma proprio.
Lo avevo assaggiato una volta, comprato, e sinceramente non è che mi avesse folgorato. Magari non era una buona marca, non so, comuque, se, ovviamente, non mi aveva fatto schifo, non mi aveva nemmeno entusiasmato. Una cosa neutra, buona, sì, ma finita lì.
So che c'è gente che ne va matta. 
So che nei paesi sud americani lo usano a manate, come noi la Nutella.
So che anche nella nostra nutellosa Italia, il suddetto dulce ha i suoi bravi estimatori, tra cui Luca. Sì, anche Luca, che ha un collega di lavoro brasiliano. Invitato a cena dal suddetto (brasiliano), completo di moglie, mi racconta che, a fine pasto, loro si ingozzano abitualmente di un dolce buonissimo, una crema squisita, "un affare che fa la moglie, un impiastro col latte, ma buono buono...".  Conoscendo i gusti del mio pollo, attirato come mosche sul miele da Nutelle, creme grasse, paciughi e schifezze che chi più ne ha più ne metta, e facendo due più due, non esito quindi a relegare mentalmente il suddetto dolce nell'ambito delle schifezze dolciastre e stucchevoli, e così, dimenticato.
Fino a qualche giorno fa.
Fino  a quando non mi imbatto in una ricetta, in un dolce, che prevede il dimenticato dulce de leche al suo interno.  E il dolce mi ispira così tanto che lo voglio fare subito (alias sabato prossimo venturo, cioè tra due giorni..tenete d'occhio il blog!).  Ma mi occorre il dulce de leche. Certo, lo vendono sotto casa mia, ma, appunto,  ho dei brutti ricordi del dulce de leche comprato, e ...in più ricordo che lei, l'inarrivabile Araba, aveva postato qualcosa, tempo fa, a proposito di questo dulce, della pentola a pressione e del latte condensato. Vado subito a vedere, mi informo, contatto la tapina e la sommergo di domande. E vengo a capo dell'arcano: il dulce de leche si può fare in pentola a pressione, mettendo la lattina INTERA e chiusa, di latte condensato, nella pentola, coperta di acqua, e contando 25 minuti dal fischio. Semplice, no? 
Troppo semplice.
Non sia mai detto.
Cerco di complicarmi un po' la vita con qualche "leggera" palla mentale.
Tipo: " e se con la lattina chiusa in pentola a pressione, mi scoppia lattina, pentola e casa? Non  potrò più fare il dolce tanto desiderato!" 
Chiedo lumi all'Araba, che mi rassicura. Lei, in fondo, non è mai morta! ;-) ("e meno male!", sono certa che starà dicendo, coi debiti scongiuri-)
E mai sia detto che io dubiti delle sue parole e delle sue rassicurazioni, mai!
Solo che...ecco, avessi anche il conforto di un fisico, un chimico, di uno che se ne intende di scoppi, casini e reazioni, ecco, sarei più contenta e tranquilla...
E contatto lui.
No, non Zichichi.
Lui.
Il chimico gastronomo più famoso del web, e il più competente,. se non l'unico.
Dario Bressanini. 
E gli pongo la fatidica domanda: " non è  che faccio saltare per aria la casa e tutto il condominio??"
Naturalmente mi risponde subito, e mi sconsiglia vivamente  di far il dolce partendo dal latte condensato, ma non perchè sia pericoloso ma perchè non si può controllarne la cottura; per forza, la lattina è chiusa.. E  mi dice anche che lui ha dedicato un post intero al dulce de leche home made.
Lo leggo.
Non è troppo casino, è solo lungo, ma semplice.
Si tratta solo di mettere latte, zucchero e bicarbonato a bollire un po'. 
Per due o tre ore.
Ho deciso: lo farò io, a partire dal latte vero, fresco!
...
Ci ho messo due ore.
Dopo la prima ora l'impiastro era ancora bianco latte e molle latte. Lo scoramento serpeggia.Comincio a mettermi le mani nei capelli maledicendo le mie mire autarchiche....



Lo mollo lì e me ne vado;  ogni tanto giro, e ...dopo un'ora e mezza è così:


Azz...ma sta venendo il colore ...giusto!...Aspetta un po'..
Dopo altri 5 minuti è così:


E' DENSO!!  E' ambrato, è bello, sembra quasi mou...
Aspetto altri 5 minuti..


Ma...sembra un toffee morbido...assaggiamo, va..
Ma è UN PARADISOOO



Bello di mamma, bello, cremoso, consistente...ahhh



setoso...


DULCE DE LECHE FATTO IN CASA, perchè non ti ho scoperto prima???

Grazie Bressanini, grazie del consiglio, anzi, dello sconsiglio!
Araba...non ti inc..are se ti ho rotto le palle tanto e poi ho fatto il dulce de leche col metodo Bressanini, so che anche coi tuoi consigli non avrei certo avuto un risultato meno soddisfacente ma sai, la soddisfazione di dire "l'ho fatto tutto io, a partire dal VERO latte, come ...come...sai quelli de "LA PICCOLA CASA NELLA PRATERIA"?, vero??' 
AHHHAHAH .-)))))

La ricetta completa,  con tanto di spiegazioni di Dario Bressaini, la potete trovare qui , nel suo seguitissimo e precisissimo blog, che tanto conoscete già tutti, che metto il link a fare??
Sotto, vi riporto solamente il procedimento, senza spiegazioni scientifiche o di cucina molecolare, per arrivare ad un ottimo dulce de leche fatto in casa, a mio avviso migliore di quello comprato (o almeno di quello comprato da me!)


p.s.: Ah, ma chi è 'st'Araba ???
Ahahaha....non c'è bisogno di dirlo, vero?;-)



DULCE DE LECHE fatto in casa

Per circa 400 gr di crema:

- un litro di latte fresco intero (alto contenuto di grassi)
- 270 gr di zucchero semolato
- una punta cucchiaino di bicarbonato (anticoagulante)

ESECUZIONE

In una casseruola CAPIENTE mettere il latte, scaldarlo e aggiungere lo zucchero. Mescolare e poi aggiungere il bicarbonato. Attenzione perchè il bicarbonato farà gonfiare il composto, e se la pentola non è capiente, fuoriuscirà dalla stessa.
Abbassare quasi al minimo il fuoco e far cuocere per circa due ore, scoperto.
Fino alla prima ora il composto sarà bianco e liquido, dopo  un'ora e mezza comincerà a scurire  e ispessirsi e andrà girato più spesso. 
Dopo due ore circa sarà pronto, cioè quando girando si riuscirà a vedere il fondo della pentola. Lasciare cuocere ancora un paio di minuti e subito travasare (da freddo diventerà più denso e sarà più difficoltoso da maneggiare).
Si può conservare in frigo, nei barattoli, e scaldare al momento dell'utilizzo per renderlo di nuovo cremosto (anche nel forno a microonde per qualche secondo).
Si può usare come topping, per guarnire gelati torte, oppure degustare al cucchiaio...