PANELLE LIGURI DI FARINA DI CECI AL TIMO FRESCO





Non di sola farinata, si vive in Liguria!
Nè di soli cuculli, o frittelle di farina di ceci.
Bensì anche di panelle.
O fette.
Così le chiamano.
Le "fette"!
La prima volta che  assaggiato questa specialità ligure, certo non mi ha entusiasmato: mi han portato, secoli fa, in un localino in Via Pia, a Savona, dove mi han fatto assaggiare un panino con  dentro una specie di frittata di farina di ceci, prima cotta sul fuoco e poi fritta, una doppia cottura, un po' come la pasta choux per i bignè. 
Praticamente, un panino di farinata! 
Come dire, praticamente un panino ripieno di pane,  essendo la farina di ceci pur sempre una farina, in qualunque modo sia preparata. E sinceramente, sotto forma di panino,  questa prelibatezza ligure non aveva fatto che rafforzare le mie convinzioni: i liguri sono una manica di pazzi, misantropi e  poco inclini al dialogo, che odiano noi "turisti" e ci vogliono ammazzare tutti con le loro preparazioni assurde, come questi panini di farinata!
In realtà non è così: i liguri sono una razza di persone  sagge, accorte e solo un po' schive, che in effetti sopportano a malapena i turisti, tollerati solo in quanto polli da spennare e contesi tra negozianti e bancarellai della domenica -categorie tra l'altro che si odiano e detestano cordialmente a vicenda in quanto l'una vede l'altra come scippatrice della categoria "pollo turista" e delle sue tasche - ma che sono detentori di prelibatezze semplici e genuine, con cui coccolano i sopracitati turisti nonchè le loro ambite tasche.
E tra questi cibi della tradizione, olte la farinata e i cuculli, troviamo queste panelle, o "fette".
Fatte con la farina di ceci.
Semplici, gustose, saporite, che si mangiano una dietro l'altra,  come le ciliegie.
Croccanti fuori, morbide dentro, una squisitezza....
A patto di non infilarle in un panino!

P.S:
Post un po' corto, un po' disarticolato, un po' misero? Beh, siamo in vacanza, no? ;-)


PANELLE LIGURI  AL TIMO FRESCO

Ingredienti per circa 20/25 panelle  

200 gr di farina di ceci
600 gr di acqua
olio extravergine di oliva
sale (un cucchiaino colmo)
facoltativo: timo fresco

N. B. Si può preparare in anticipo la pastella già cotta (ex dopo pranzo per gustare le panelle a cena, o la sera prima per friggerle l'indomani, mettendo la pastella già stesa in frigorifero tra due fogli di carta forno o pellicola.

Stemperare la farina di ceci nell'acqua fino ad avere una pastella liscia (o frullate tutto, come me, col frullatore a immersione). Mettete la pastella ottenuta in una pentola con il sale (un cucchiaino abbondante, assaggiando) e , se vi piace, col timo fresco sminuzzato finemente o secco, e portate a ebollizione  a fuoco basso,  mescolando di continuo, per circa 10/15 minuti, fino ad ottenere una crema della consistenza più o meno di una besciamella. Rovesciate la pastella su un foglio di carta forno e livellate con una spatola per ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro. Lasciate raffreddare. Tagliate poi l'impasto a quadrati di circa 4 cm di lato e friggete in olio caldo per due o tre minuti, fino a doratura.  Scolate le panelle su carta da cucina e servite calde con  pepe macinato al momento, se vi piace.