50 SFUMATURE DI…MELA - KAISERSCHMARREN , o FRITTATA DOLCE DELL'IMPERATORE (alle mele)












Ed eccomi di nuovo con un altro dolce di mele per  la collaborazione con il blog dell'amica Valentina del blog "un dolce al giorno" riguardante i dolci con le mele.
Insieme alle ricette degli altri blog, che potrete trovare qui,  mi "accingo" (bello, eh?) a illustrarvi questo Kaiserma..kaisermr..kaisercoso…kaiser.. (NO FACILI BATTUTE DA OSTERIA!;-) ..kaiser..argh..KAISERSCHMARREN, ooooh, là!
KAISERSCHMARREN , l'ho copiato giusto!
Un dolce che si fa risalire a qualche imperatore austriaco, anzi addirittura a Francesco Giuseppe e alle vicissitudini nonché errori del suo cuoco.
Ho i miei fondati dubbi che Francesco Giuseppe sia veramente l'artefice della fortuna di questo dolce, ma la favoletta comunque tira, è gradita, e il dolce   è effettivamente piacevole, quindi perché non provarlo, mi sono detta?
 E così ho fatto, ho fatto il kaisercoso..sì, là, la frittata.
Sì, perché nonostante il nome impossibile per noi italiani e che regala al piatto un'affascinante aura di mistero, se fossimo tedeschi o austriaci questo piatto forse avrebbe ben meno fascino, di sicuro avrebbe in meno quello dato dal nome. Certo, perché in tedesco, pare (mi fido perché, disgraziatamente, non conosco la lingua tedesca, per quanto la ami molto), pare, dicevo, che in tedesco questo dolce significhi solo "frittata dolce dell'imperatore". Una frittata, quindi! Dolce, sì, ma sempre frittata! Dell'imperatore, ok, anzi, dell'Imperatore (un po' di rispetto, che diamine!), ma sempre frittata.  Di Francesco Giuseppe! 
Ecco, mi suonerà sempre un po' strano come nella Vienna capitale di dolci e squisitezze, anche nei secoli scorsi, Francesco Giuseppe andasse matto, anzi, addirittura prediligesse, ai trionfi di creme, soavi panne, sontuosi pasticcini cremosi, questa semplice frittata dolce nata per di più dall'errore di un cuoco pasticcione, ma tant'è, io l'ho fatta e l'ho mangiata. 
E devo dire che non è affatto male: ricorda molto una crepe  - accento circonflesso sulla "E" (e infatti la pastella non è esattamente quella di una frittata ma di una crepe, con latte e farina), preparazione giustamente decantata dai nostri cugini d'oltralpe, ma più spessa.
E dentro ci sono le mele.
Diciamo quindi che, più propriamente, si tratta di una crepe leggermente più spessa con aggiunta di mele. 
E già chiamarla "crepe" le dà una nota di fascino e di bontà ulteriore, rispetto all'umile "frittata dolce", ed un'autorevolezza che, assieme alla storia dell'Imperatore, la rende subito fascinosa e degna di figurare tra i dolci con la "d" maiuscola".
E poi in  pochi minuti è pronta (non contando il tempo della sbucciatura delle mele e del loro "affettamento"), in ancora meno è mangiata, è veloce, economica e pure buona, che vuoi di più?
Non ci rimane che farla, e gustarla.
Non so se fosse veramente il dolce preferito da Francesco Giusepppe in assoluto, ma di sicuro sarà stato il dolce  pronto in un attimo per i momenti in cui avesse avuto voglia di qualcosa di buono, di confortevole, veloce e senza troppi vezzi.
E quindi, ben venga la frittata dolce. Dell'Imperatore (…)





50 SFUMATURE DI ..MELA - KAISERSCHMARREN


Ingredienti (per due persone):

2 mele (io golden)
90 gr farina
2 uova
un pizzico di sale
100 ml circa di latte intero
50 gr di zucchero semolato
zucchero a velo per spolverare
20 gr di uvetta sultanina
la buccia grattugiata di un limone
burro
a piacere: un cucchiaino di estratto di vaniglia  (o vanillina, un pizzico)

Esecuzione:

Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida con un cucchiaino di rum per una mezz'ora circa, poi sciacquatela, asciugatela e tenete da parte.
Tagliate le mele a fette sottili e mettete da parte.
Montate a neve ferma gli albumi con metà dello zucchero (25 grammi)
Setacciate la farina.
In un recipiente, sbattete rapidamente (senza montarli) i tuorli delle uova con lo zucchero rimanente (25 gr), il sale, l'estratto di vaniglia (o la vanillina), il latte e unite la farina setacciata, mescolando per non fare grumi, ottenendo una pastella liscia e omogenea. Unite anche la buccia grattugiata del limone  e l'uvetta.
Unite  poi delicatamente gli albumi con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli.
Unite infine le fettine di mela, delicatamente.
Fate scaldare una noce di burro in una padella di 24/26 cm di diametro.
Versate il composto, coprite a fare cuocere a fuoco basso per 4/5 minuti (verificare che il fondo non bruci), dopodiché girate la frittata dolce  con l'aiuto di un coperchio o di un piatto, mettete un'altra noce di burro nella padella, farlo fondere a rimettete il dolce nella padella, per far cuocere anche l'altro lato.
Coprite e cuocete nuovamente per 3/4 minuti (verificate che all'interno il dolce sia cotto senza far bruciare il fondo). La cottura totale dipenderà dallo spessore della pastella, secondo i gusti.
Impiattate, tagliate a quadrotti e spolverizzate di zucchero a velo
Servire preferibilmente  a temperatura ambiente (non calda), con l'aggiunta, se vi piace, di panna leggermente montata o confettura di frutti rossi.