CROSTONI AL PARMIGIANO REGGIANO CON CREMA DI FAVE FRESCHE



  


Parmigiano Reggiano.
Fave fresche trifolate.
Un po’ di prosciutto crudo per dare una nota di colore.
E una bella fetta di pane tostato, caldo e fragrante.
C’è bisogno di altro?
Quattro ingredienti, quattro, e avrete un  piatto da re, sano, gustoso, colorato e invitante, per gli occhi e per il palato.  
Sono pochi, quattro ingredienti?
Certamente no,  specialmente se  uno di questi  è uno dei nostri prodotti d'eccellenza riconosciuti e mal scopiazzati in tutto il mondo, il formaggio che non è un semplice formaggio ma un concentrato di gusto, di latte, di nutrienti , di sapiente lavoro e  calma stagionatura, il formaggio che sin da piccoli abbiamo imparato a riconoscere, nelle nostre pappe da bambini così come nelle più succulente e ricche paste che ancora oggi ci gustiamo: sua maestà il Parmigiano Reggiano.
Parmigiano Reggiano, quindi, che oggi , per la seconda delle tre ricette del contest PARMIGIANO REGGIANO CHEF 2015 - 4COOKING, propongo abbinato ad una vellutata crema di fave fresche trifolate, del buon prosciutto crudo ed una bella fetta di pane casereccio caldo.
Una delizia per gli occhi e per il palato che, come tutte le cose buone, costerà sì  qualche piccolo sacrificio, ma che con un sol boccone vi rimetterà in pace col mondo, con i nemici, con gli amici e pure coi parenti!
E il sacrificio, in questo caso, sono le fave.
Non certo il  prosciutto, in quanto, in questo caso, il sacrificio è già stato bell’e che fatto - nella fattispecie dal maiale - e quindi il nostro bel prosciutto arriva nelle nostre dispense già bello e affettato senza che dobbiamo essere noi in prima persona ad adempiere a dolorose incombenze che  ci farebbero diventare di colpo tutti vegetariani se non vegani.
Non sta nemmeno nel Parmigiano, il sacrificio, in quanto il lavoro - che in questo caso non è sacrificio ma consolidata maestria artigianale nel lavorare il latte fresco per arrivare alle tonde e prelibate forme del pregiato formaggio vanto d’Italia - il lavoro, dicevo,  è giù stato sapientemente compiuto dalle mani di abili casari, e quindi il nostro bel Parmigiano arriva nelle nostre case già bello, stagionato e pronto da mangiare. A me, poi,  è arrivato mezzo posta grazie al contest 4Cooking della Parmigiano Reggiano Chef 2015, e quindi non ho nemmeno dovuto far la  fatica di andarmelo a comprare di persona.
Manco il pane, ho fatto io, anche se a volte mi prendono dei  momenti di delirio in cui mi credo una panificatrice provetta e butto giù quintalate di impasti di pane casalingo, nel (vano) tentativo di riprodurre il buon pane “di una volta”, “genuino”, “fatto in casa come facevano i nostri nonni”, per poi concludere che sarebbe stato meglio aver aperto un sacchetto di pane confezionato.
Il sacrificio, in realtà,  è tutto ....nelle fave!
La fava, questa sconosciuta!
La fava, questa bugiarda millantatrice!
La fava, questo innocuo semino verde che se la tira da  umile ,  povero e semplice, come va di moda ora, e invece da un chilo di fave ci ricavi sì e no tre etti scarsi di roba mangiabile, o meglio edibile,  con uno scarto di più del 70% e quindi alla faccia del cibo povero!
La fava,   che, con le sue sorelle fave,  ti tocca spellare ad una ad una per levare quella buccia che più che una buccia sembra un guanto in lattice  che, per quanto morbido possa essere un guanto di lattice, non è certo piacevole trovarselo sotto i denti  né tantomeno trovarselo giù per  l’esofago assieme al prosciutto.
La fava, che però una volta cucinata ha un gusto  così buono, sapido,  e una consistenza così vellutata che ti fanno dimenticare tutto lo scarto pagato come mangiabile e  la scocciatura di  essertele pelate una per una.
E per accompagnare questi semi,  così gustosi e saporiti, che c'è di meglio di un buon Parmigiano Reggiano a stagionatura breve, 14 mesi, morbido, pastoso, dal sapore delicato e avvolgente?  Un connubio perfetto,  reso ancor più deciso da un tocco di prosciutto crudo, un velo, così, tanto per abbracciare il tutto in un morbido insieme. Una calda fetta di pane completerà questo sapido e gustoso ripieno, regalandoci un attimo di vera gioia e pura delizia!

Ed ecco quindi la  mia seconda ricetta per il contest Parmigiano Reggiano Chef - 4cooking 2015





e buon appetito!






  

CROSTONI CALDI CON PARMIGIANO REGGIANO E CREMA DI FAVE FRESCHE

INGREDIENTI PER 8 PERSONE:
100 gr Parmigiano Reggiano  - stagionatura 12 mesi
4 fette di pane pugliese o pane casereccio, tagliate a metà
1 kg fave fresche (da cui ricavare 250 gr circa di prodotto edibile)
120 gr prosciutto crudo affettato sottilmente
Olio extravergine di oliva
Foglioline di timo fresco
Sale

ESECUZIONE
Pulite  le fave: aprite il baccello,  estraete  i semi poi  tuffateli in  acqua bollente per circa un minuto.
Scolate le fave poi levate  ad una ad una la buccia che le ricopre, incidendole con un coltellino alla sommità e premendo con le dita per fare uscire il seme pulito.  In questo modo, il prodotto edibile finale è di circa il 20-25%  (e quindi da 1 kg di fave da pulire, otterrete circa 250 gr di fave pulite).
In un tegame mettete a scaldare 3 cucchiai di olio extravergine di oliva (a piacere, come me, si può mettere uno spicchio d’aglio intero e schiacciato per dare un sapore più intenso) e poi mettere le  fave a cuocere con 3   di cucchiai di acqua. Salate, coprite per 5 minuti, poi proseguite scoperto per altri 10 minuti. Se necessario, aggiungete ancora un paio di cucchiai di acqua: alla fine della cottura, le fave devono risultare morbide ma  non disfatte. Verso fine cottura, unite anche il timo fresco.
Mettete le fave in un recipiente - tranne un paio di cucchiai che terrete da parte per la decorazione -  e, con un  mixer a immersione (minipimer) frullatele  con un paio di cucchiai di acqua e uno di olio: dovrete raggiungere la consistenza di un purè. Aggiustate di sale (infatti l’acqua e l’olio aggiunti renderanno necessario  aumentar leggermente la quantità di sale) e mettete da parte.
Mettte le fette di pane a tostare sotto il grill del forno per qualche minuto oppure nel tostapane (io nel tostapane per tre minuti), sino a che siano colorite di fuori ma ancora morbide all’interno.
Spalmate quindi un po’  di crema di fave su ogni  mezza fetta di pane tostato,  poi mettete una fetta di prosciutto crudo su ognuna delle fette di pane con la crema di fave.
Prendete il Parmigiano, ricavatene dei pezzi regolari abbastanza grandi (io circa 5/6 cm di lato) e, con una mandolina, affettatelo sottilmente.
Ricoprite le fette con abbondanti scaglie di Parmigiano e qualche fava cotta  intera che avevate tenuto da parte.
Terminate il tutto con un filo di olio di oliva e gustate, preferibilmente,  con il pane ancora  tiepido.