#WOWTORINO di Marcella Pralormo

 

Se ripenso a tutti i locali gastronomici di Torino che ho apprezzato negli ultimi dieci anni,  il  novanta per cento minimo me li  ha consigliati lei.
Se ripenso al  dieci per cento di locali gastronomici in Torino che non ho apprezzato negli ultimi dieci anni, scopro che lei, guarda caso, non me ne aveva fatto cenno. E il motivo, l'ho capito dopo.
Perché lei, Marcella, la mia amica Marcella, li conosce tutti, i luoghi che "valgono la pena". 
Li conosce e li valuta. 
Li testa. 
Li giudica.
Non c'è locale meritevole  in Torino che non sia passato attraverso il suo occhio artistico (non per nulla è direttrice della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli di Torino) e le sue competenti ed allenate  papille gustative.  
A lei bastano poche parole, senza tanti commenti, tanti sdilinguimenti. Con poche parole, lei ti descrive un locale portandolo alle stelle, alle stalle o in un anonimo limbo della serie "nulla di speciale ma schifo non fa".
Ed è con lo stesso stile, con la stessa praticità  ed essenzialità  che ora Marcella  ha pensato bene di raccogliere i suoi pareri in una utile e praticissima guida per il turista che viene in visita  a Torino;  anzi,  per "i" turisti, visto che ormai a Torino ne arrivano a frotte, a orde, a legioni, e molte volte li vedi con la cartina in mano che guardano per aria e - immagini - non sanno dove andare per prima, se non alla Mole, che possono vedere anche da chilometri di distanza senza bisogno di troppe indicazioni o suggerimenti, né cosa visitare, dopo la suddetta Molte ed il Museo Egizio, né tantomeno dove mangiare decentemente -  magari anche qualcosa di caldo e non trangugiarsi il solito panino in piedi e al freddo -senza  essere rapinati, in virtù del loro innegabile e non celabile status di turisti. 
Ed  è proprio pensando alla sua amata Torino e alle orde di turisti che ormai la intasano  che Marcella ha avuto l'idea di raccogliere i suoi consigli  in questa  utilissima e sintetica guida, #WOWTORINO;  scritto proprio così, col cancelletto davanti, che è un po' come dire "duepuntozero", cioè per darle una connotazione di diversità, di attualità, di differenza rispetto alle solite guide cui siano abituati.
Piccola, tascabile, che va subito al sodo senza tanti fronzoli, divisa per quartieri, in modo di aver sottomano tutto ciò che può esserci d'interessante in ognuno di essi -  e non solo in campo gastronomico,  anche se io mi sono soffermata maggiormente su questa categoria di locali - come gallerie, ristoranti, musei, librerie e ogni altro genere di attività umane che possano essere d'interesse sempre per le sopracitate orde di turisti.
Io, pur essendo torinese e non appartenendo all'orda sopra menzionata, ce l'ho.
Io, me la sono letta tutta. 
Con grande interesse.  
Soprattutto per la sezione gastronomica. 
E dopo aver letto  questa parte della guida con avidità e con una certa acquolina in bocca,   scopro che uno degli aggettivi  che più mi è rimasto impresso,  una volta terminata la lettura,   è  l'aggettivo "caldo": "qui potrete gustare  qualcosa di caldo …", oppure "caffè storico  che fa anche piatti caldi..".
Ecco, questa  piccola e semplice parolina  mi ha dimostrato  la cura e l'attenzione di Marcella verso chi legge la sua guida. Persone  che,  arrivate in una città nuova e sconosciuta, in un ambiente estraneo e  lontano, magari hanno voglia  di sentirsi  ancora un po' a casa, un po' coccolate, con qualcosa di caldo, non necessariamente un piatto da gourmet ma caldo, confortevole, rilassante. Mi è sembrato un occhio di riguardo, una cura in più verso i lettori di questa guida, come un'amica che voglia ristorare e confortare chi viene da straniero in una città non conosciuta, e farlo sentire un po' a casa. Mi è sembrata una cosa buona,  confortevole, un segno di  attenzione e di   rispetto per gli altri pacato e discreto ma nello stesso tempo  profondo e sincero, così come è  ancora usuale  in certe persone di sabaude ed austere  origini. "Caldo".
Grazie, Marcella, del tuo lavoro. Dei tuoi consigli.  E del tuo calore.

Marcella Pralormo
#WOWTORINO

Corraini edizioni

Disponibile anche su IBS e, in Torino, presso la libreria Luxembourg. Edizione in italiano e in inglese.